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NERGAL Qualche mese di assenza dovuto a intoppi lavorativi -ahimè, ma che mi hanno lasciato il tempo di riflettere. Il tempo dei fumetti non è finito, ma solo rallentato. Però qualcosa ha cominciato a bollire in pentola... Quest'omaggio a Negal -e quindi, parallelamente, anche ai Behemoth- è un modo per dimostrarmi che non ho perso la mano!
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RISVEGLI Da qualche parte mi pare di aver letto una citazione attribuita a Sherlock Holmes, nella quale affermava che "Non c'è nulla di meglio di una tazza di caffè per stimolare il cervello". Ecco, senza nulla togliere al buon Sherlock, ma sono dell'avviso che già riuscire a strisciare fuori dal letto, passare indenni per il bagno e, una volta in cucina, riuscire a prepararsi la caffettiera senza dimenticare nulla è comunque un notevole risultato. Complice in parte il sonno, e dall'altra parte la malefica influenza del lunedì, è decisamente probabile che resteremo a fissare la caffettiera per 20 minuti prima di intuire che qualcosa non sta andando come previsto. Nell'ipotesi meno cruenta, è plausibile che ci saremo totalmente dimenticati di accendere il gas. Ma non sono da escludere le seguenti: - accendiamo il gas e all'improvviso la caffettiera esplode: ci eravamo dimenticati di mettere l'acqua; -dal rumore, sembra che il caffè sia uscito, ma qua
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RISVEGLI Quando il lunedì comincia a picchiare giù duro fin dalle prime luci dell'alba, bisogna capire che la giornata potrà solo peggiorare. Stupidamente saremo portati a pensare che una buona tazza di caffé non possa che farci bene. Se solo riuscissimo a completare il passaggio del travaso dalla caffettiera alla tazzina senza darne la metà in beneficenza al pavimento, un quarto sui piedi, e quel poco che era rimasto lanciarlo in giro per la cucina mentre ci esibiamo con ululati degni di Zanna Bianca. Oggi non è un buongiorno. Chi la pensa diversamente non ha ancora bevuto caffè. Stay tuned, Stay alive!
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RISVEGLI Inutile dire che l'inizio della settimana ci coglie tutti impreparati. Sono anni che siamo a conoscenza del fatto che dopo domenica ci sai il lunedì, eppure ogni volta caschiamo dalle nuvole. Andando contro ogni buonsenso, ci ostiniamo a scendere dal letto al suono della sveglia e usciamo di casa con ancora le righe del cuscino tatuate sulla guancia e la vaga sensazione di aver dimenticato qualcosa. Saliamo sui mezzi pubblici, sulla bicicletta o in macchina e ci dirigiamo con un entusiasmo zombie verso il luogo di lavoro. Non contenti di aver sfidato la sorte strappandoci al tepore del letto, in qualche modo riusciamo anche a superare indenni gli ostacoli che il lunedì mattina ci dissemina sul percorso, che possono assumere le sembianze di un camion dell'immondizia o di un anziano a bordo di una potente Cinquecento anteguerra, e ci buttiamo al bar a fare colazione prima di rimetterci sulla strada del lavoro. A questo punto possono accadere due cose: la prima è che
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RISVEGLI Quando la giornata comincia con lo scarico della doccia che dichiara forfait , un incomprensibile malumore mattutino, seguito solo dalla scoperta che ha piovuto DENTRO alla macchina, grazie a un finestrino che non si era chiuso bene, sorge spontaneo chiedersi se non sia già lunedì. Considerato che la tecnologia sembra piegarsi a questo nefasto giorno, è del tutto comprensibile. Salvo poi rendersi conto che è una domenica sotto steroidi, che ci tiene in maniera particolare che arriviamo preparati al giorno successivo. E il fatidico giorno arriva, puntuale come una cartella di Equitalia. Perché la vostra giornata comincerà con caffé sparso in tutta la cucina e sulle pareti, perché non siete arrivati in tempo a spegnere il fuoco. Finito di pulire lo scempio, vi rendete conto che non farete più a tempo a fare colazione, quindi vi cacciate in gola due biscotti e vi precipitate a lavoro. Come piano non sarebbe stato così malvagio, anche se un po' caotico, ma solo di lunedì po
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RISVEGLI Le probabilità che nella giornata di inizio settimana qualcosa vada per il verso giusto è decisamente remota. I più lievi fastidi che sono stati avvertiti nell'arco della giornata di domenica, magicamente, si trasformano in drammi insormontabili. Qualche esempio? Il lieve dolore alla schiena che avevate mentre oziavate sul divano, per quando vi sveglierete, si sarà tramutato in un meraviglioso colpo della strega. Il vago sentore che avevate avuto di esservi dimenticati di qualcosa d'importante, si scoprirà essere l'appuntamento con il vostro capo che vi eravate completamente dimenticati. Fare un'innocente doccia domenica sera minerà equilibri mondiali, il sapone scomparirà - ma i flaconi vuoti resteranno- e voi vi accorgerete di non potervi lavare solo quando sarà troppo tardi. Siete andati a dormire domenica sera tranquilli e vi risveglierete lunedì mattina per mezzogiorno, scoprendo che un'infausta congiuntura astrale ha resettato ogni sveglia a c
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RISVEGLI Un nuovo lunedì è sorto. E con tutta la sua magnifica potenza, aggiungerei. Perché cosa c'è di meglio che alzarsi di lunedì mattina, strisciare faticosamente verso il bagno e addormentarsi nuovamente sulla tazza del water? In teoria è difficile eguagliare una cosa del genere, ma questo solo se fosse successo un giorno qualsiasi durante la settimana. Invece, di lunedì mattina, questo non è che l'inizio. Una volta risvegliati - di soprassalto- ciondoleremo agitati come falene prima per il bagno spalmandoci creme a caso e pettinandoci con quello che capita. poco importa se per tale operazione afferreremo lo spazzolino da denti. I più fortunati avranno il tempo di fare colazione, in un modo o nell'altro, i più, invece, si vestiranno alla rinfusa pregando di non aver ri-infilato il pigiama, indosseranno la giacca e usciranno. La soluzione più adottata è quella di fermarsi a fare colazione nel bar vicino al luogo di lavoro. Per fortuna i baristi sono abituati a vedere